L'esercitazione precede lo spiegamento della flotta Typhoon a Red Flag – Akaska negli Stati Uniti
L’Aeronautica Militare sta attualmente conducendo l’esercitazione “Typhoon Flag 2024”, dall’11 al 29 marzo, presso la Base Aerea di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo. Rispetto agli anni precedenti, l’edizione di quest’anno di Typhoon Flag è stata anticipata in quanto funzionale anche all’esercitazione Red Flag – Alaska, una delle due esercitazioni più importanti dell’anno per la flotta Eurofighter dell’Aeronautica Militare (l’altra è Ex. Nero come la pece in Australia).
Il 20 marzo 2024 abbiamo preso parte alla seconda Giornata degli spotter del “Typhoon Flag 2024” ospitato dalla Base Aerea di Gioia del Colle. Durante l'evento abbiamo avuto la possibilità di assistere alle operazioni di volo durante un'intera giornata e di catturare le foto e i video che potete trovare in questo articolo.
Gli F-2000A (come in Italia sono designati i Typhoon monoposto secondo la Mission Design Series del MOD – i biposto sono designati TF-2000A) appartenenti al 4° (da Grosseto), 36°, 37° (da Trapani ) e il 51° Stormo (di Istrana) volarono insieme durante complesse missioni quotidiane. Tutti gli squadroni Durante l'esercitazione erano rappresentati: 9° e 20° (TF-2000) Gruppo di Grosseto, 10° e 12° Gruppo di Gioia del Colle, 18° Gruppo di Trapani e 132° Gruppo di Istrana.
Alcune missioni hanno visto anche la partecipazione degli F-35 del 32° Stormo di Amendola, per migliorare la cooperazione tra assetti di 4a e 5a generazione. Le risorse di supporto erano rappresentate da una nave cisterna KC-767, che forniva il rifornimento in volo, e un G550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning), fornendo AEW-BM&C (Airborne Early Warning – Battlefield Management and Communication), entrambi appartenenti al 14° Stormo.
Analogamente ad altre esercitazioni Large Force Employment (LFE) ospitate recentemente in Italia, come la Nato Tiger Meet 2023 lo scorso anno le aree assegnate all'esercitazione si estendevano dalla Puglia al Mar Tirreno e hanno dato ai partecipanti ampio spazio per allenarsi su tutti i compiti assegnati. Nello specifico, l'esercitazione ha utilizzato l'ampio spazio aereo sul Mar Tirreno ad est della Sardegna e sulla catena del Salto di Quirra, nonché lo spazio aereo sul Mar Ionio e sulle regioni Puglia, Calabria e Basilicata.
L'esercitazione ha l'obiettivo di consolidare la standardizzazione di tutte le unità che volano con l'Eurofighter sviluppando allo stesso tempo nuove tattiche, tecniche e procedure relative al nuovo software P2E(b) – Phase 2 Enhancement bravo – e alle nuove armi. Ad esempio, l’anno scorso l’obiettivo specifico delle esercitazioni era quello di sviluppare – in modo simulato – tattiche avanzate da utilizzare del missile MBDA Meteor.
La nuova arma, infatti, sta per entrare in servizio, con la prima fase della campagna Operational Testing and Evaluation (OT&E) completato alla fine del 2023. La campagna ha visto anche la partecipazione degli Istruttori d'Armi degli squadroni operativi, la cui esperienza viene condivisa con i piloti più giovani durante ogni edizione del Typhoon Flag.
La standardizzazione tra le diverse unità è fondamentale per prendere parte alle missioni NATO come parte di una Task Force con equipaggi misti. Infatti, l’Aeronautica Militare italiana schiera regolarmente velivoli, equipaggi e manutentori di tutte le unità Typhoon in Kuwait a sostegno dell'operazione Inherent Resolve e nella regione baltica o nell'Europa orientale a sostegno delle missioni di polizia aerea della NATO.
Abbiamo assistito a questa interoperabilità durante lo Spotters' Day, con aerei e piloti di diverse unità lanciarsi insieme non solo come parte dello stesso pacchetto di missioni, ma anche come parte dello stesso volo. Infatti, con l'eccezione di poche missioni programmate al di fuori dell'esercitazione, tutti i voli di quattro navi che abbiamo visto in partenza includevano aerei provenienti da un massimo di tre squadroni diversi.
Typhoon Flag consente ai piloti di addestrarsi in tutti i set di missioni dell'Eurofighter Typhoon, comprese sia aria-aria che aria-terra, come Defensive Counter Air (DCA), Offensive Counter Air (OCA) e Ruolo altalenante. L'impiego delle armi è stato simulato, senza alcun ordigno reale (sia reale che inerte) rilasciato in nessun momento e gli aerei volavano nella loro consueta configurazione con due serbatoi di carburante esterni e la capsula di puntamento Litening, oltre a un missile IRIS-T prigioniero. .
La partecipazione degli F-35 all'esercitazione è stata mostrata anche sulla patch ufficiale del Typhoon Flag 2024, che raffigurava sia un F-2000 che un F-35. I caccia di 5a generazione, però, non si sono schierati su Gioia del Colle, volando invece direttamente dalla loro base di Amendola, che si trova a sole 72 miglia nautiche (circa 130 km) a nord-ovest di Gioia del Colle.
Come accennato in precedenza, Typhoon Flag serve anche come “riscaldamento” prima dello schieramento dell’Aeronautica Militare italiana in Alaska, dove prenderà parte all’esercitazione Red Flag – Alaska 24-1 dal 18 aprile al 3 maggio. il servizio ha preso parte all'esercitazione nel 2010, quando vi ha schierato 12 velivoli Tornado IDS ed ECR per Bandiera Rossa – Alaska 10-3.
L'ultima esercitazione Red Flag con assetti italiani è stata Bandiera Rossa 20-2 presso la base aeronautica di Nellis, Nevada, che ha visto il dispiegamento di F-35, F-2000 e un G-550 CAEW. Sebbene finora sia stata riconosciuta solo la partecipazione del Typhoon, è possibile che un distaccamento simile venga schierato in Alaska, come già annunciato per Pitch Black entro la fine dell'anno, previsto dal 15 luglio al 1 agosto.
A proposito di Stefano D'Urso
Stefano D'Urso è un giornalista freelance e collaboratore di TheAviationist con sede a Lecce, in Italia. Laureato in Ingegneria Industriale, sta studiando anche per conseguire la Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale. La guerra elettronica, le munizioni vaganti e le tecniche OSINT applicate al mondo delle operazioni militari e dei conflitti attuali sono tra le sue aree di competenza.