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L’UE introduce nuovi regolamenti UE per i giganti della tecnologia per combattere le interferenze elettorali

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Penka Hristovska


Penka Hristovska

Pubblicato il: 26 Marzo 2024

L’Unione Europea sta ordinando alle principali aziende tecnologiche di proteggere le prossime elezioni di giugno dalla disinformazione e dalla minaccia dell’hacking online.

“Sappiamo che il periodo elettorale che si apre nell'Unione Europea sarà preso di mira sia da attacchi ibridi che da interferenze straniere di ogni tipo. Non possiamo adottare misure incomplete”, ha affermato a febbraio il commissario per il mercato interno Thierry Breton.

Martedì la Commissione europea ha presentato una serie di nuovi regolamenti che le più grandi piattaforme tecnologiche dovranno seguire, volti a ridurre i rischi elettorali, come la diffusione di disinformazione virale e campagne orchestrate da bot russi o media falsi.

Queste linee guida, parte del Digital Services Act, sono rivolte solo alle piattaforme e ai motori di ricerca più grandi, in particolare quelli con oltre 45 milioni di utenti attivi all’interno del blocco.

Secondo queste linee guida, le piattaforme tra cui Facebook, YouTube e TikTok devono etichettare chiaramente gli annunci politici e i deepfake generati dall’intelligenza artificiale e adattare i propri algoritmi per promuovere una varietà di contenuti, senza inclinarsi a destra o a sinistra.

Devono inoltre disporre di team dedicati per tenere d’occhio le minacce e le narrazioni emergenti in uno qualsiasi dei 27 paesi membri dell’UE. La Commissione ha raccomandato di introdurre misure come avvisi pop-up per gli utenti che tentano di condividere post contenenti disinformazione sfatata e di stabilire protocolli di emergenza per le situazioni in cui un deepfake che coinvolge un leader europeo viene ampiamente diffuso sulle loro piattaforme.

Le aziende devono anche mantenere un archivio pubblico e consultabile di annunci politici, che venga aggiornato quasi istantaneamente, consentendo a terzi di vedere chi è stato preso di mira da contenuti specifici.

Le linee guida fungono da raccomandazioni della Commissione su come conformarsi al meglio alla normativa DSA (Digital Services Act). Sebbene le aziende abbiano la flessibilità necessaria per attuare queste linee guida come ritengono opportuno, quelle che scelgono di non seguire i consigli dell’UE devono dimostrare alla Commissione che le loro azioni alternative sono altrettanto efficaci.

Le aziende che non si adeguano possono incorrere in sanzioni fino al 6% del loro fatturato mondiale.

“Abbiamo adottato la legge sui servizi digitali per garantire che le tecnologie siano al servizio delle persone e delle società in cui viviamo. In vista delle cruciali elezioni europee, ciò include l’obbligo per le piattaforme di proteggere gli utenti dai rischi legati ai processi elettorali, come la manipolazione o la disinformazione. Le linee guida odierne forniscono raccomandazioni concrete affinché le piattaforme mettano in pratica questo obbligo", ha affermato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva dell'UE per un'Europa pronta per l'era digitale.

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