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I proprietari di criptovalute sono passati da Biden a Trump in vista delle elezioni di novembre, secondo un sondaggio paradigmatico – Unchained

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Il nuovo sondaggio ha anche scoperto che gli elettori indipendenti avevano maggiori probabilità di possedere criptovalute rispetto ai repubblicani o ai democratici.

Il sondaggio di Paradigm ha rilevato una sfiducia nei confronti dei sistemi finanziari legacy tra le linee di partito.

(Shutterstock)

Pubblicato il 14 marzo 2024 alle 7:02 EST.

Una nuova sondaggio condotto dalla società di venture capital Paradigm, specializzata in criptovalute, ha scoperto che negli ultimi quattro anni i proprietari di asset crittografici hanno spostato il loro sostegno dal presidente Joe Biden all'ex presidente Donald Trump.

Dell’elettorato complessivo, il 45% degli elettori registrati intende votare per Trump e il 42% intende votare per Biden. Tra gli elettori che possiedono criptovalute, tuttavia, il sostegno di Trump sale al 48% mentre quello di Biden scende al 39%. Si tratta di un cambiamento significativo rispetto al 2020, quando i proprietari di criptovalute preferivano Biden a Trump, dal 43% al 39%.

1 elettore su 5 possiede criptovalute

Il sondaggio, condotto tra il 28 febbraio e il 4 marzo tra 1,000 elettori registrati, ha mostrato che il 69% degli elettori registrati si considera almeno un po’ insoddisfatto dell’attuale sistema finanziario, evidenziando un’area chiave di potenziale disordine per le istituzioni politiche e finanziarie. .

Per quanto riguarda le partecipazioni in criptovalute, il sondaggio di Paradigm ha rilevato che solo il 7% degli elettori registrati ha dichiarato di possedere partecipazioni per un valore superiore a 1,000 dollari e solo l'1% ha dichiarato di possedere più di 10,000 dollari in criptovalute.

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Tuttavia, il 19% degli intervistati ha affermato di aver acquistato in precedenza almeno un asset crittografico. In particolare, gli elettori indipendenti avevano maggiori probabilità di possedere criptovalute rispetto agli elettori di entrambi i partiti tradizionali, con il 24% che dichiarava di possedere criptovalute rispetto al 19% dei democratici e al 18% dei repubblicani. Il 49% degli intervistati ha affermato di non fidarsi di nessuna delle parti per quanto riguarda la propria posizione nel settore cripto.

Risposta alla repressione?

La supervisione del governo sull’industria delle criptovalute si è amplificata negli ultimi anni, in particolare presso la Securities and Exchange Commission.

Dal 2023, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha intensificato le sue azioni di controllo, prendendo di mira le principali società di criptovaluta come Binance, Krakene Coinbase. I critici sostengono che l'approccio della SEC sia eccessivamente aggressivo, un sentimento eco dal commissario Hester Peirce, che si è rivelato un forte dissidente all’interno della commissione.

Paradigm esprime direttamente questa preoccupazione, scrivendo: "Sembra che alcuni degli elettori che il presidente Biden sta perdendo contro Trump siano proprietari di criptovalute, probabilmente a causa delle azioni intraprese da alcune agenzie dell'amministrazione Biden."

Nonostante le critiche, la SEC ha recentemente approvato la negoziazione di 11 fondi negoziati in borsa (ETF) bitcoin spot. Questa mossa è arrivata dopo un lungo periodo battaglia legale con uno dei candidati, Grayscale, che segna la fine di anni di stallo normativo.

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