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37C3: Pensi che sia un male con Plutone? Una storia dei pianeti

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Non tutti gli interventi al Chaos Communication Congress riguardano l'hacking dei computer. In questo discorso eccezionale ed educativo, [Michael Büker] ci accompagna attraverso la storia della nostra comprensione dei pianeti.

La domanda “Cos’è un pianeta?” probabilmente riguarda più gli astronomi che guardano che i corpi celesti che stanno cercando. All'inizio venivano conteggiati anche il Sole e la Luna. Ben presto furono espulsi, ma poi quando cominciammo a vedere gli asteroidi, Cerere, Vesta e Giunone furono inseriti nell'elenco. Ma contando tutti gli asteroidi, il numero è salito oltre 1,200, e la cosa è diventata davvero pazzesca.

Vista in questo contesto più ampio, l’idea precedentemente moderna di avere nove pianeti, nata negli anni ’1960 e durata solo fino al 2006, è stata un blip sullo schermo. E se sei ancora un sostenitore del fatto che Plutone è un pianeta, come lo eravamo noi, l’argomentazione di [Michael] secondo cui contare tutti gli oggetti transnettuniani porterebbe alla follia è piuttosto convincente. Sicuramente renderebbe tutto più difficile costruire un planetario.

La sua conclusione è semplice e diretta e suona vera: il sistema solare è pieno di corpi, alcuni grandi e altri piccoli. Alcuni sono in orbite regolari, altri no. Ciò che chiamiamo “pianeti” e ciò che non lo facciamo riguarda in realtà la nostra percezione di essi e il tentativo di adattare questa molteplicità a semplici schemi di classificazione. Cosa c'è in un nome, comunque?

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